Gli unici fenomeni estremi (per fortuna!) a cui abbiamo assistito oggi sono stati quelli avvenuti all'interno del Cinema Farnese Persol. Nelle poltrone gli studenti dell'Istituto Colombo, sul palco-cattedra un professore particolare: il Bruto di Cesare deve morire, alias Salvatore Striano, per gli amici Sasà. Un'ora di estremi...tà alzate per sottoporre ad una raffica di domande l'attore di fronte a loro. E all'incauta professoressa (vedi foto) che ha aperto la strada alle domande anche da parte dei docenti, dicendo: "Io sono un'insegnante", è toccata in risposta la prima, fulminante battuta di Sasà: "Certo che se era una studentessa stava 'nguaiata (si scriverà così?). Avevo le lacrime agli occhi di gioia: per la selva di mani alzate, per l'interesse dei ragazzi, per le loro domande, e poi per le risposte di Salvatore. Sincero fino al midollo, anche di fronte a domande che lo hanno portato a dover far venire fuori la parte più intima, dolorosa, profonda, di sè stesso. Uno scugnizzo, come lui si è definito, che ha incitato, da par suo, i ragazzi, a fare dei banchi di scuola, dell'istruzione, della cultura, gli scudi con cui difendersi nell'affrontare la vita. "Perchè è attraverso la letteratura che ho preso coscienza della mia sofferenza", ha risposto Salvatore all'insegnante che gli chiedeva se avesse imparato di più dalla letteratura o dalla sofferenza. E il dialogo si è snodato tra curiosità legate al film, all'esperienza di girare con due registi, di girare in un carcere, alla scelta del bianco e nero, al teatro, al testo di Shakespeare, a quelle legate al mondo del carcere, al tipo di vita che vi si svolge, a quello che significa esserne parte come recluso, alla situazione delle carceri italiane, fino ad arrivare alla domanda di una ragazza, la quale, spiazzando tutti, è andata diritta al cuore, e senza condimenti ha chiesto: "Ma tu, quando eri in carcere, hai mai pensato di suicidarti?". C'è stato chi, per spezzare la tensione, si è messo a ridere...un professore ha invece ribadito, purtroppo, la legittimità di una simile domanda, visto l'elevatissimo numero di suicidi nelle nostre carceri. Insomma, una matinèe bellissima, di quelle che danno un senso diverso alla giornata del lunedì, e portano a compimento uno degli obiettivi principali del progetto di Farnese CinemaLab: contribuire a formare lo spettatore adulto di domani, uno spettatore consapevole, che sappia scegliere e sia in grado di decifrare il linguaggio del cinema di qualità.
Il tutto si è concluso con un bagno di folla intorno a Salvatore, e una sorpresa finale una volta arrivati all'ingresso del cinema: Silvio Orlando! È scattata la foto di gruppo: nell'ordine, da sinistra, Salvatore Striano, la sottoscritta, e Silvio Orlando attorniato dalle sorridenti professoresse del Colombo!
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