giovedì 17 maggio 2012

Oui, c'est moi:Farnese CinemaLab a Cannes!




L'entusiasmo della prima volta è svanito, ma è arrivato quello del ritorno!! Che bello tornare nei luoghi già assaporati, ritrovare le persone, gli angoli, gli oggetti...sentirsi riconosciuti dal personale dell'albergo, trovare un errore nelle istruzioni per ritirare il badge ma conoscere già la soluzione perchè è lo stesso errore dello scorso anno: insomma, l'esperienza conta!! Giornata di sistemazione, sia alberghiera che del festival. Nel pomeriggio primo tentativo andato a vuoto di vedere il documentario su Polanski: c'est full, diceva l'addetto, in un improbabile inglese/francese. Ma anche questo fa parte di un festival.  E allora mi sono rilassata, in attesa della proiezione delle 1930 sono andata a comprare un paio di sandali perchè fa molto caldo e i miei poveri piedi friggevano nelle scarpe e poi ho raggiunto con molto anticipo il Theatre Croisette, dove si svolge la Quinzaine des realisateurs. Il film di apertura mi aveva subito incuriosito per il titolo: The We and the I, di Michel Gondry.  Nella foto vedete il regista ed il cast che hanno salutato il pubblico prima della proiezione.
Un film molto particolare, perchè si potebbe definire teatrale, in quanto ambientato in un solo luogo chiuso, ma la novità è che questo luogo chiuso si muove, ed è un autobus di linea che gira per il Bronx raccontando e riportando a casa le vite di alcuni studenti, fotografati nell'ultimo giorno di scuola. Un po' teatro dell'assurdo, con alcune gag improbabili, di grande impatto, un racconto che sembra inizialmente una commedia e che invece vede man mano mettersi a fuoco lo sguardo puntuale del regista a fissare, nella discesa ognuno alla propria fermata, la sorte particolare di ciascuno, il suo carico di dolore, di aspirazioni, di sentimenti. Ognuno ha una fermata a cui scendere, ognuno ha modo di raccontare la propria storia ma la storia personale era stata all'inizio storia collettiva, trascinata a zonzo da un'autistadonna stile  supersize-Terminator!Peccato non aver inserito i sottotitoli in inglese, ho faticato molto a seguire lo slang di questi ragazzi, e sicuramente ho perso qualcosa dei dialoghi. Ma la potenza dell'idea narrativa e dei sentimenti mi ha fatto comunque apprezzare il film, anche se, forse per la stanchezza (solo 3 ore di sonno alle spalle!), ho sofferto un po' verso a fine.
Ma tutti gli sforzi sono stati ricompensati dall'apparizione di una vecchia conscenza: dopo averlo tanto evocato durante CinemaSpagna (senza sortire l'effetto di vederlo riapparire al Farnese), ecco che stasera, invece di guardare un film del Concorso principale, Nanni ha deciso di venire all'apertura della Quinzaine...vedere foto per credere (è quella testolina non allineata, un po' reclinata!).  Insomma, diciamolo: mi segue!!
A domani per il resoconto della seconda giornata a Cannes!


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