Dopo questa prova di resistenza, una breve pausa di 30 minuti, in cui ho avuto la divertente esperienza di ascoltare un musicista di strada, un violinista, che su Rue d'Antibes, una strada piena di eleganti vetrine, diffondeva le note di "Oh campagnola bella....": mi sono sentita a casa, l'Abruzzo in fiore anche a Cannes! E poi di nuovo in Sala Lumière a vedere l'ultimo film prima di partire: Holy Motors di Carax. Che dire? Non potevo concludere meglio. Io che scrivo durante i film, ho consumato mezzo taccuino! Surrealtà allo stato puro, un film che riesce a sorprendere, a divertire, a spiazzare, con grande maestria, rappresentando una sorta di summa di tanti temi, film, storie, anche presenti a Cannes. Si parte con la ripresa di una pubblico, in una sala cinematografica, come nella scena iniziale del film di Haneke (anche se lì eravamo in un auditorium). Ma qui abbiamo visto in precedenza cosa stanno guardando gli spettatori: un'immagine che ritroveremo alla fine di questo slalom speciale, fatto di rimandi, di situazioni, di rappresentazioni cinematografiche, di ironia all'ennesima potenza. E poi, come in Resnais, il teatro, la finzione, il camerino mobile. E via attraverso i set che ci vengono proposti, in incastri che ci conducono sulla soglia della comprensione, senza farcela mai afferrare davvero, strappandoci di mano le certezze e le verità di un nostro tentativo di inquadramento di una materia che si trasforma continuamente davanti ai nostri occhi. Con risultati sorprendenti. Sento già i commenti della mia amica Rosanna, quando e se vedrà il film, sulla sua incomprensibilità, ma, come le dico sempre, io adoro l'arte che suscita domande, curiosità, che ti fa lambiccare il cervello, lo stimola, ma non dà necessariamente risposte. E allora formiamo un corteo che segue non il pifferaio magico, ma un manipolo di suonatori di fisarmonica, prenotiamo un soggiorno nella clinica Samaritaine, seguiamo l'uomo con la maschera da uomo ragno, lasciamoci trasportare dalle note di "Who where we..." cantata da Jean...e quando "the end is near..", sbrighiamoci, perchè "dobbiamo ridere prima di mezzanotte. Chissà se rideremo nella prossima vita". Perchè "We would like to live again", ma nell'attesa, parcheggiamo alla Holy Motors!
giovedì 24 maggio 2012
Sesto giorno a Cannes: in differita da Roma!
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